Da
quest’anno, infatti, a seguito dell’entrata in vigore dl decreto
fiscale collegato alla legge di bilancio, il famoso 193/2016 approvato
al fine di limitare l’evasione fiscale dell’IVA e l’esclusione da parte
dei contribuenti in Italia, il governo, ha previsto la sostituzione del
vecchio Spesometro annuale con quello trimestrale, attraverso 2 tipi di
comunicazioni:
la Comunicazione IVA 2017 fatture emesse e ricevute, le variazioni ivi comprese le bolle doganali;
la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA 2017, ed è su questo argomento che ci soffermeremo in questo nuovo articolo.
Vediamo quindi nel dettaglio:Cosa sono le liquidazioni periodiche IVA;
Liquidazione IVA: cos'è?
Cosa sono le liquidazioni periodiche IVA? In Italia, per gli imprenditori, vige l’obbligo della <a href="http://guide.directio.it/guide-interattive/guida-adempimenti-pmi/indice/adempimenti-periodici/08-gestione-adempimenti-fiscali/08_08-le-liquidazioni-iva-periodiche.aspx" target="_blank">liquidazione periodica Iva, ossia, uno degli adempimenti più importanti, da un punto di vista fiscale e contabile, per imprese e professionisti.
A seconda della periodicità legata al volume di affari generato,
i contribuenti, sono chiamati ogni mese o trimestre a determinare
la propria posizione IVA nei confronti dell’Erario, calcolando l’IVA a debito o l'IVA a credito.
Nelle
contabilità ordinaria dei contribuenti, infatti, ci sono fatture emesse
ai clienti e fatture ricevute dai fornitori e in questi documenti è
presente l’IVA, un’imposta che aziende e professionisti addebitano ai
clienti e che i fornitori addebitano invece all’impresa.
Pertanto,
l’IVA incassata sui clienti è quindi IVA a debito e deve essere
riversata allo Stato mentre quella pagata ai fornitori, è l’IVA a
credito in quanto versata ad un altro soggetto passivo Iva che si
preoccuperà a sua volta di versarla all’Erario.
Periodicamente
poi, questa IVA deve essere calcolata con la seguente formula: Iva sulle
vendite – Iva detraibile sugli acquisti = Iva da versare
all’Erario (cioè IVA a debito meno IVA a credito) al fine di versare
all’Agenzia delle Entrate l’Iva a debito.